Santuario Maria SS. del Carpinello - Missionari Divina Redenzione

Missionari Divina Redenzione
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Santuario Maria SS. del Carpinello





Santuario - Basilica
Maria SS.
Vergine del Carpinello



Il Santuario della Madonna del Carpinello si trova a Visciano, in provincia di Napoli. Sorge sul sito del vecchio Santuario, alla stessa dedicato. Fu completamente riedificato per problemi di stabilità architettonica, negli anni '70.
L'origine del Santuario di Maria SS. del Carpinello è antica. Essa si riallaccia al sorgere dell'antichissimo casale feudatario di Visciano o Bisciano. Nel luogo, ove attualmente sorge il Santuario, vi era in origine una piccola primitiva cappella, che - come si ricavava da alcuni documenti conservati nella Curia di Nola e negli Archivi della Congregazione di Monte Vergine - fungeva da Parrocchia e da Abbazia. E' risaputo infatti, che dal 1280 fino al 1431 - come si desume da una pergamena - tutto il territorio, che da Casamarciano e da Cicala si estende fino ai monti di Monteforte ed Avellino, fosse sotto la giurisdizione degli Abati di Montevergine.
Da qui si spiega, come Visciano fosse Abbazia molti anni prima di essere Collegiata, perché originariamente la cura delle anime era affidata ai Monaci di S. Guglielmo di Montevergine. Questi, con il loro capo chiamato Abate, abitavano nel fabbricato attiguo alla vecchia Parrocchia, che ancora oggi viene comunemente detto "o munastero". Della prima relazione della visita pastorale, tenuta dal Vescovo di Nola Mons. Antonio Scarampi, bergamasco, il 15 Aprile del 1552, la Cappella si presenta col titolo di Parrocchia di Maria SS. Assunta in cielo.
1739-42 Col Prodigioso ritrovamento del Quadro di Maria SS. del Carpinello collocato in detta Abbazia, l'antico titolo di Maria SS. Assunta in cielo dovette per necessità di cose, perdere la sua primitiva importanza.
Sia per questo, come pure per l'angustia del tempio e per i continui allagamenti, causati dalle acque che discendevano dal colle vicino, l'Abate don Nicolò De Angelis dapprima riparò l'abbazia, ma poi volendo prevenire per l'avvenire qualsiasi disastro, essendo quel sito, come si può tuttora vedere, sempre soggetto al rapido corso di correnti, decise nel 1739 di far costruire l'abbazia in luogo più sicuro, al centro del paese dove anticamente sorgeva una cappellina dedicata a San Nicola.
A ciò fu spinto anche per dare un colpo di grazia alle rivalità che erano sorte tra il Santuario e la Chiesa di S. Sebastiano.
Tolto alla vetusta Chiesa l'onore di Abbazia e di Parrocchia, essa ne acquistò uno ancora più grande, ossia quello di Santuario, tanto più che col trasportare alla nuova Chiesa la Badia, venne trasferito anche il titolo e così, mentre questa, dichiarata proprio in questo tempo (1742) Collegiata da Mons. Caracciolo del Sole, restava intitolata a Maria SS. Assunta in Cielo; il vetusto Tempio, un giorno Abbazia, divenne celebre Santuario dedicato esclusivamente a Maria SS. del Carpinello.
Il complesso, sorge su pianta ottagonale, quindi è a pianta centrale per una più attiva partecipazione dell’assemblea alle azioni liturgiche. Simile a un missile pronto a staccarsi per partire verso… il cielo.
Il diametro è di m. 28.5 alla base. I lati delle pareti sono di m. 11 cadauna. Caratteristica è l’insieme degli otto cantoni di cemento armato che si librano dal suolo convergendo all’altezza di m. 20, in un anello a tamburo del diametro di m. 10.
Dal basso si nota una grande cupola ottagonale sviluppata al di sopra dell’anello che crea uno slancio ancora maggiore verso l’alto.
L’altezza totale è m. 32. La superficie interna mq 800. Al centro la cupola disegna un tamburo circolare di chiusura in cui convergono i costoloni formando una stella.
I lati della cupola sono protetti da vetrate triangolari decorate, rappresentanti le 8 beatitudini, opera della Ditta Mellini di Firenze.
Il pavimento rappresenta una grande stella in marmi policromi. Il Santuario venne completato di anno in anno. Infatti il 26 ottobre del 1975 si terminò il Trono della Madonna.
L’opera è stata realizzata dalla Ditta Menzione in 6 mesi di lavoro. Il disegno è di Mario D’Angelo. Lo scultore è Volterrani da Carrara.



Le Vetrate del Santuario
I lati della cupola sono protetti da vetrate triangolari decorate, rappresentanti le 8 Beatitudini, opera della Ditta Mellini di Firenze. Di grande effetto sono le pareti triangolari di chiusura tra gli otto costoloni e protette da vetrate istoriate, opera di uno dei più grandi artisti moderni, l’ungherese Giovanni Haynal. Questo artista ha anche seguito le vetrate nel duomo di Milano, di S. Paolo del Brasile, e nella Chiesa dei Martiri Canadesi in Roma. Queste vetrate partendo dal centro e girando verso sinistra, raffigurano rispettivamente:
la Crocifissione, la risurrezione del figlio della vedova di Naim, la pesca miracolosa, la piscina di Betsaida, le mamme che conducono i pargoli a Gesù, Gesù a Nazareth, la moltiplicazione dei pani, ll buon samaritano.
Il Campanile
Il 22 agosto 1986, centenario dell’Incoronazione della Madonna, viene inaugurato il grandioso concerto di 12 campane. Si fa per l’occasione un concorso per l’inno alla Vergine del Carpinello. Una stella d’oro si appende sul manto della Madonna, come segno di collaborazione di tutti i devoti.
Il 16 maggio 1987, al mattino c’è l’intronizzazione della statua dorata della Madonna in cima al Campanile e al pomeriggio S. E. Mons. Costanzo benedice il campanile arricchito delle 12 campane.
La Statua è stata fatta nella ricorrenza del bicentenario di quella in legno di Maria SS, Consolatrice del Carpinello, scolpita da artisti napoletani e, traslata a Visciano il sabato santo del 19 aprile del 1787. Questa è in bronzo dorato, dell’altezza di m. 7 e del peso di q. 26. L’opera è stata eseguita dalla Dtta Biondan di Verona, su modello dello scultore Osvaldo Facchinetti di Dalmine. La doratura è stata curata dalla Ditta Boldrini di Oppeano (Verona). L’opera è stata portata in Piazza S. Pietro e benedetta dal papa Giovanni Paolo II, alla presenza di oltre 1500 pellegrini provenienti da Visciano e da tutta la Campania. La Statua è stata offerta dall’Associazione dei Battenti di Visciano. La doratura è dono di due Signore di Napoli, per grazia ricevuta. E’ stata posta sul campanile il 16 maggio 1987. Il campanile di forma ottagonale come il santuario. E’ stato costruito principalmente con le offerte dei devoti di Visciano in ringraziamento per lo scampato pericolo del terremoto del 23 novembre del 1980.
Il campanile poggia su 100 pali di cemento armato che scendono alla profondità di m. 25 e poggia su una piattaforma di cemento di m. 2. 80. E’ dotato di “belvedere” da cui si gode la vista di uno stupendo panorama. Vi si accede con una scalinata di 313 gradini o con ascensore offerto dal Can.co Esposito D. Antonio di Marigliano. Al progetto hanno lavorato gratuitamente l’Arch. Cioffi e Casalini; i calcoli di cemento armato sono stati fatti dal Prof. Renato Sparacio e il Prof. Russo Spena. dell’università di Napoli. E’ stato inaugurato il 22 agosto 1986. Benedetto da S. E. Mons. Costanzo il 16 maggio 1987.  
Il campanile ha bisogno di portali decorosi: l’8 dicembre 1987 si benedicono i nuovi portali. Sono stati realizzati in rame sbalzato dal Prof. M: Marone da Marigliano e rappresentano scene e simboli biblici dell’Antico e Nuovo Testamento. Sono stati offerti dai fratelli Spiezia di S. Vitaliano. Ogni portale è composto di 10 pannelli dei quali i due centrali recano sbalzi figurativi, mentre quelli di grandezza inferiore portano un motivo cruciforme. Infine la parte fissa superiore è composta da 4 pannelli di forma rettangolare. La Porta orientata a Nord: sul primo pannello: l’Arca di Noè che raffigura la Chiesa, l’unica salvezza. Il secondo reca il candelabro a sette bracci, tipico simbolo dell’ebraismo. Il secondo portale orientato ad Ovest reca i 4 simboli degli Evangelisti (N.T.) Il terzo portale orientato a Sud è dedicato all’Eucaristia: il pesce con la scritta greca “Ictis”; nel secondo il monogramma di Cristo avvolto con spighe di grano. Infine il quarto portale, definito "dei defunti", perché ambedue i pannelli recano simboli ispirati al mondo delle catacombe: l’ancora simbolo della speranza; la lucerna con le lettere Alfa e Omega, Dio principio e fine di ogni cosa.
Il Ritrovamento del Quadro
Alcuni buoni montanari si recano di buon mattino ai boschi vicini per i loro diuturni lavori. Passando accanto all'antica abbazia di Visciano, in un cespuglio di rovi e di spine sotto una vetusta pianta di carpine lussureggiante a ridosso dell'antica muraglia, appare una luce misteriosa: stupore e timore invadono l'animo di quei buoni contadini che sbigottiti e quasi presaghi del prodigio, corrono ad avvertire le autorità religiose e civili che subito recatesi sul posto, si accingono a scavare in direzione della luce portentosa. Non devono lavorare molto. Sotto quel groviglio di piante d'ogni specie, in una grotta, si rivela ai loro occhi il prodigioso quadro della Mamma Bruna col manto trapunto di stelle ed il Bambinello Gesù in braccio. La gioia del popolo fu immensa. Infieriva da tempo nella Campania una terribile pestilenza che aveva mietuto migliaia di vittime seminando dolore e lutti per la nostra fertile terra. Il ritrovamento della Madonna con le due ampolline piene di liquido misterioso e la campana, riempie il cuore di quel buon popolo di speranza e di gioia. La Mamma non visita senza lasciare qualche cosa e Maria SS.ma era venuta a «consolare» quel popolo liberandolo dalla terribile pestilenza e ridonando ai genitori trepidanti la serena letizia e la gioia di vedere i propri figli finalmente liberati dalla terribile prova. S'inizia così la pioggia di grazie che nei secoli ha assunto un crescendo continuo, ridonando a tutti coloro che sperano e s'affidano al materno patrocinio di Maria la certezza di essere salvati da ogni male.
Il Tempietto Votivo
Si pensò di costruire sul luogo del ritrovamento dell'Icona un tempietto che non si staccasse dal complesso architettonico del vecchio Santuario, ma che ne completasse, sia pure con stile diverso, la sua funzione. Il 19 aprile 1950 venne organizzato un pellegrinaggio (per il trasporto) delle pietre che venissero deposte ai piedi del carpine. L'Ing. Dott. Raffale Pastena (da Torre Annunziata) preparò il progetto e subito si iniziarono i lavori. La decorazione fu affidata al chiaro Prof. Vincenzo Fralolocchi da Roma il quale ritrasse tutt'intorno le scene del ritrovamento del Quadro: il primo prodigio della Madonna del Carpinello venne rappresentato in un quadro molto movimentato, dove si vedono i poveri appestati guariti al contatto dell'olio tenuto nelle ampolline (trovate) accanto all'Icona.
La Cripta del Santuario
La cripta del vecchio Santuario è anteriore al seicento. Fino al 1810 serviva per seppellire i morti. E’ un vero gioiello di arte seicentesca; si presenta a forma di Basilica a tre navate. P. Arturo con l’aiuto dei benefattori la restaura e l’arricchisce facendone anche un’espressione della spiritualità della Congregazione che consiste nell’assimilare il Mistero pasquale e comunicarlo alle anime. Egli scrisse:” Vorremmo vedere tanti giovani e studenti dinanzi a questa Cattedra da cui Gesù insegna che amare significa donarsi e sacrificarsi fino al sacrificio supremo della vita. Senza dire mai basta, per la gioia di donare il vero valore della vita, per infondere nei cuori la certezza che solo sacrificandosi e “perdonandosi” si può “guadagnare” la vera vita: quella che sfocia nella pace e nella vera gioia”. E’ stata inaugurata il 26 novembre 1978.
Gesù nel Getsemani
Gesù nel Getsemani: artistica statua di marmo di Carrara dello scultore Volterrani che esprime al vivo la solitudine, la preghiera e la passione di Cristo sofferente. Venne donata dalla sig. ra Pascale Adriana di Ottaviano.

La Statua della Madonna
La crescente devozione verso la Madonna Consolatrice del Carpinello, promosse anche la volontà di solennizzare, con adeguati festeggiamenti esterni il culto verso la Bruna Vergine. Siccome il taumaturgo Quadro era fissato in una nicchia, in modo da essere inamovibile, si pensò di confezionare una statua la quale vi copiasse il più fedelmente possibile le fattezze divine della Icona ritrovata. I devoti Viscianesi affidarono l'incarico ad un illustre artista napoletano, il cui nome non ci è stato tramandato, il quale, invece di darci una statua che riportasse in certo qual modo le fattezze della Bruna Icone, ce ne diede una prettamente settecentesca dipinta a patina, com'era uso del tempo. La statua fu processionalmente ricevuta al principio del paese il 19 aprile 1787. Fu benedetta nello stesso giorno dal Canonico Don Sebastiano De Ferrante, sotto il titolo di Madonna delle Grazie.
Il Santuario diventa Basilica
In una cornice incantevole di sole e di verde, il 17 maggio a Visciano, il nostro Santuario dedicato a Maria Santissima Consolatrice del Carpinello, è stato proclamato Basilica Minore. Sua Em. il Card. Sebastiano Baggio è giunto da Roma per la solenne cerimonia. Ad accogliere il Cardinale una nutrita folla di cittadini viscianesi e dei Comuni limitrofi, presenti anche i sindaci di Nola, Tufino, Palma Campania, San Gennaro Vesuviano, Taurano, Moschiano, Quindici, Saviano, ed altre autorità civili e militari, nonché il nostro amatissimo vescovo mons. Giuseppe Costanzo. P. Arturo d'Onofrio ha dato lettura del decreto recante la data dell'11 dicembre 1986 mediante il quale il Santuario viene elevato alla dignità di Basilica.
La Cappella della Riconciliazione
Un anno mariano per ricordare il centenario dell’Incoronazione della Madonna. Il decreto della Congregazione è del 27 febbraio 1985 si concede di acquistare la indulgenza dal 21 luglio 1985 al 22 luglio 1986. In ricordo di questo evento, P. Arturo annuncia di voler costruire la Cappella della Riconciliazione e il Campanile. Dopo circa un anno, il 2 febbraio 1986, il Vescovo di Nola S. E. Mons. G. Costanzo benedice la Cappella della riconciliazione. Le vetrate si inaugurano da Mons. Marone il 7 giugno 1987. Nell’abside troneggia sullo sfondo di noce fatto con listelli a sbalzo, il crocifisso di resina, eseguito sulla sindone e su disegno dello Studioso Prof. Ricci. Il movimento del braccio destro è dovuto, secondo gli scienziati, allo sforzo fatto da Gesù nell’emettere l’ultimo respiro. Semabra quasi voler abbassare la sua mano misericordiosa su coloro che si pentono dei peccati e cambiano vita. La sua struttura al grezzo è stata offerta dalla Ditta De Stefano Barbato.
la Mostra Permanente dei Presepi
Perché il presepe? Perché l’Opera è nata a Natale e la devozione a Gesù Bambino è stata fin da principio coltivata da P. Arturo. Per la prima volta venne allestito nel salone del Santuario per interessamento di un Sacerdote dell’Opera (D. Pasqualino Nese) coadiuvato da alcuni chierici, e maestri laici. P. Arturo scrive: "Si è così iniziata una tradizione che, vogliamo sperare, non verrà mai meno”. Si ammira il presepe poliscenico meccanico, a sfondo biblico, costruito con maestria dal nostro religioso Fr. Bruno Passuello e realizzato in diverse riprese dal Natale del 1972. Ci sono anche diversi presepi in miniatura di vari continenti e nazioni regalati da benefattori.
L'Oasi di Maria
Ancora un Opera per le necessità attuali dei giorni nostri realizzata dall'instancabile ardore apostolico di Padre Arturo.
E' una Casa di Accoglienza e Centro di Spiritualità che offre ospitalità a scopo prevalentemente religioso. La sia posizione, l'aria salubre per il verde che lo circonda, il silenzio e la pace che offre, sono elementi indispensabili per chi avverte il bisogno di incontrare Cristo lontano da ogni sorta di frastuono.
Come raggiungere il Santuario  
Auto: Autostrada A16 Napoli - Bari, uscita Tufino, alla rotonda deviazione per VISCIANO
In Treno: Circumvesuviana Napoli: Linea Napoli-Baiano. Alla stazione di Nola, autobus per VISCIANO
Preghiera e Supplica
all'Incoronata Vergine Consolatrice del Carpinello
O Augusta Regina del Cielo, Signora e Sovrana delle menti e dei cuori del tuo popolo, che per dimostrarci la tua speciale predilezione, allo splendore di insolita luce, in tempo di gravi tribolazioni, volesti farti ritrovare all'ombra di un carpinello, noi ti amiamo e ti ringraziamo per la continua protezione che hai accordato a noi, alle nostre famiglie e ai tuoi devoti che ti onorano sotto questo titolo tanto a noi caro. Tu, o Mamma, che conosci i nostri. bisogni, vieni in nostro soccorso, converti i peccatori, consola gli afflitti, concedi la guarigione agli ammalati, racchiudici nel tuo materno cuore.
Dona la pace alla Chiesa, alla patria e al mondo, O Maria, Madre della Chiesa, benedici il Papa, il Vescovo, gli amici e benefattori degli orfani, raccolti all'ombra del tuo Santuario, santifica e moltiplica i Sacerdoti, i Religiosi e coloro che diffondono la tua devozione nel mondo, fa' che noi tutti possiamo conservarci, fino alla morte, fedeli alla grazia del tuo divino Figlio, Amen.


SUPPLICA
A MARIA SS. CONSOLATRICE DEL CARPINELLO
per ricevere grazie nelle più urgenti necessità

I
Vergine SS, Consolatrice del Carpinello, Madre nostra pietosa, che volesti manifestarti al mondo allo splendore di insolita luce, accogli la supplica di un povero peccatore: Tu sei la Madre dell ' eterna Sapienza: tu puoi aiutarmi. Tu sei la Madre mia: Tu devi aiutarmi, A te io mi affido, o Madre di Bontà e di Misericordia, Allontana le tenebre dalla mia mente, siimi stella splendente nell'universale naufragio conducendomi al porto sicuro della mia eterna salvezza, Ave Maria...

II
Vergine SS, Consolatrice del Carpinello, che volesti farti ritrovare all'ombra di un carpine, dal mondo spregiato, e tenuto in nessun conto, ottienimi la grazia di vi vere sempre sotto l'ombra del tuo materno manto, racchiuso nel cuore tuo purissimo, onde io possa essere liberato da tutti gli assalti del nemico infernale ed imitare con tutte le mie forze le virtù, di cui Tu Madre buona e tenera, sei specchio tenerissimo, modello ed esemplare, Ave Maria...

III
O Vergine portentosa, dolcissima nostra avvocata, Tu che nel liquido miracoloso, che conservavasi nelle ampolline ritrovate insieme alla tua immagine, apprestasti un rimedio prodigiosamente salutare in tempi di terribili pestilenze, liberaci dall' orribile peste del vizio e del peccato che ammorba tutta la terra, O Maria, rivolgi a noi i tuoi occhi misericordiosi; non vedi? Coloro che Tu ami sono ammalati, non sei Tu la salute degli infermi ? Liberaci prontamente da ogni malattia e in modo speciale dalla lebbra del peccato. Ave Maria...
IV
O Maria SS. Consolatrice del Carpinello, Madre delle Divine Misericordie, che, nella santa tua im­magine miracolosa, volesti indicarci la via sicura per raggiungere il porto della nostra salvezza eterna, fa, che la tua voce soave scenda al cuore del peccatore e lo converta, salga al trono di Dio per implorare la sospirata grazia che proprio in questo giorno, in questo momento da Te desidero... ...O Madre di bontà, no, non mi partirò dai tuoi piedi fin quando non mi avrai concesso la grazia che ti chiedo,... Tu sei mamma, conosci tutto il mio interno, Tu dunque puoi aiutarmi, Toglimi tutto, ma dammi la grazia di amare tanto il tuo e il mio Gesù e di voler piuttosto morire che mai più offenderti, Ave Maria...
Casa Generalizia dei Missionari della Divina Redenzione
Piazza P. Arturo D'Onofrio, 26 - 80030 Visciano (NA)
Tel: 0818299207; 0818299205; Fax: 0815114125
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